Tav. Tensione Di Maio Salvini. Premier Conte verso il NO
Scintille tra i due vicepremier sulla Tav. "Nel contratto c'è la revisione dell'opera che è giusta, si possono tagliare spese, strutture, è giusto chiedere più contributi all'Europa e alla Francia. Non si può fermarla e conto che il buon senso prevalga". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini a Rtl. Quanto a possibili rinvii della decisione a dopo le Europee di maggio, il ministro ha sottolineato che "il tunnel sarà lì anche l'8 giugno, la scelta va fatta".
"Io irresponsabile? No, sono coerente e poi Luigi parlava ai suoi. Comunque non mi scandalizzo, ho sempre lavorato per riavvicinare le posizioni, devono partire i bandi per la Tav, a me interessa quello", ha sottolineato Salvini commentando le parole del vicepremier Di Maio che aveva definito irresponsabile lo stesso Salvini dopo le sue dichiarazioni di ieri sera.
"Questo Governo andrà avanti, sono contento di quanto ha fatto in questi nove mesi e ci sono ancora tante cose da fare". Salvini ha ribadito però che "la Lega non firmerà nessun provvedimento per bloccare l'opera: bisogna scegliere, non si può sempre rimandare".
Lega e Movimento Cinque stelle continuano a litigare sulla Tav. Fino a tarda sera. Con il governo gialloverde sull'orlo della crisi e il braccio di ferro fra i due vicepremier. E' il leader leghista Matteo Salvini da un salotto televisivo a lanciare la bordata: "Se qualcuno mi dice che non servono i treni, anch'io vado fino in fondo, se devo andare fino in fondo, vado fino in fondo. Siamo in due a dire di 'no', vediamo chi ha la testa più dura. Sono abituato ad andare fino in fondo. Voglio un'Italia che va avanti".
Di Maio accusa il colpo e replica all'uscita da Montecitorio: "Sono davvero sbalordito da questa minaccia di crisi di governo che viene da Salvini. Il Movimento Cinquestelle è compatto. Questo è un momento in cui ci sono milioni di italiani che aspettano di essere risarciti perchè truffati dalle banche e altri attendono il reddito di cittadinanza. E Salvini minaccia una crisi di governo? Mi pare un atteggiamento irresponsabile".
Una risposta, quella di Salvini, al premier Giuseppe Conte che nel pomeriggio aveva mandato in frantumi la sua equidistanza sulla Tav, schierandosi praticamente per il no e sulle posizioni dei grillini. In una conferenza stampa a Palazzo Chigi Conte ha ricordato che lui non ha mai preso posizione sulla Tav e sul suo futuro. Ma questa volta una posizione l'ha espressa. "Ho manifestato al tavolo, non muovendo da nessun pregiudizio ideologico o fattore emotivo, forti forti dubbi e perplessità sulla convenienza della Tav e lo ribadisco. Non sono affatto convinto che questo sia un progetto infrastrutturale di cui l'Italia ha bisogno". "In linea di massima - ha spiegato - ci sono ragioni che spingono a favore dell'opera: la riduzione del traffico stradale, l'impatto ambientale, la limitazione dell'inquinamento acustico. Però ci sono elementi negativi che superano quelli positivi: i flussi del trasporto sarebbero inferiori rispetto ai precedenti calcoli. E questo dato fa pendere l'ago verso il no all'opera"., dice. E ha aggiunto che "se lo dovessimo cantierizzare oggi mi batterei perché non sia realizzato. Lo dico perché voglio che i cittadini italiani siano messi al corrente costantemente". E per portare acqua al mulino del no dice anche: "C'è un interrogativo che è emerso, cioè il criterio di finanziamento. Quest'opera è finanziata in buona parte dall'Italia, in misura più modesta dalla Francia e poi dalla Ue. Il fatto che ci sia iniqua ripartizione oneri è stata giustificata dal fatto che la nostra tratta è più contenuta. Ma al momento non risultano opere nazionali francesi.E' chiaro che allo stato il criterio di ripartizione finanziamenti non appare equo, va approfondito".