Metro A. Chiuse ancora le stazioni di Repubblica Barberini e Spagna. La riapertura non sarà a breve termine. Il Campidoglio risolve il contratto con il fornitore della manutenzione

di redazione Roma 26/03/2019 ROMA
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La stazione Repubblica, forse, il 15 maggio, Barberini e Spagna chissà, tra non meno di due-tre mesi.

L'orizzonte che si sta valutando in Atac prima della riapertura di tre delle principali stazioni, quelle che servono tutto il quadrante del Centro e del Tridente, non è a breve termine.

Nulla di ufficiale ma il precedente della stazione Repubblica non fa ben sperare: chiusa dal 23 ottobre, quando nel crollo di una scala mobile rimasero ferite 24 persone, per lo più tifosi del Cska Mosca, dovrebbe essere riaperta non prima del 15 maggio. L'auspicio, per Barberini (al momento sequestrata dalla procura) e Spagna (bloccata perché lì le scale mobili sono simili a quelle rotte a Barberini) è che si faccia più in fretta.

Intanto, però, c'è da fare i conti con la manutenzione degli impianti, quella che finora non ha funzionato e che ha convinto Atac a rescindere il contratto con il consorzio Metroroma scarl che nel 2017 aveva vinto l'appalto con un ribasso del 49,7%. "Un atto dovuto - afferma la sindaca Virginia Raggi - chi è responsabile deve pagare". E infatti la municipalizzata dei trasporti ( che parla di " gravi e inconfutabili ragioni " ) sta valutando azioni risarcitorie. Eppure già nel 2017 scale mobili e ascensori delle metropolitane funzionavano ampiamente sotto gli standard previsti dal contratto, arrivando a performance del 81% a fronte di un indicatore di qualità fissato al 96,5%.

Ora, però, senza la ditta di manutenzione, si pone il problema di chi si occuperà dei lavori necessari alla riapertura delle stazioni. L'ipotesi potrebbe essere un subentro dei secondi classificati nella gara del 2017 ma non sarà un'operazione rapida. Nel frattempo la manutenzione potrebbe essere assegnata con affidamenti diretti (nonostante la modalità in passato sia sempre stata criticata dai 5 Stelle) ad altre ditte. Intanto, la situazione in Atac è turbolenta: 10 ingegneri, responsabili degli impianti di traslazione, hanno rimesso l'incarico. Alla base ci sarebbe il rifiuto della municipalizzata di offrire ai tecnici assicurazione e copertura legale. L'azienda fa sapere che "la decisione di rimettere l'incarico, a norma di legge, non avrà effetto prima di 90 giorni, durante i quali verranno trovate tutte le opportune soluzioni".

E'stato risolto il contratto con il fornitore della manutenzione degli impianti nelle stazioni della metropolitana "per gravi e inconfutabili ragioni".

Lo fa sapere Atac, in merito alle chiusure delle tre stazioni della metro A - Repubblica, Barberini, Spagna - in seguito ai disservizi sulle scale mobili. 

"Verso la controparte si valutano altre azioni, anche di natura risarcitoria" comunica l'azienda. Che ancora però non scioglie la riserva sulle tempistiche previste per la riapertura. "Atac è impegnata su diversi fronti per ridurre al massimo la chiusura delle tre stazioni centrali della metro A".

E ancora: "L'azienda sta lavorando per riaprire la stazione Spagna, la cui chiusura è stata determinata dalla decisione del responsabile degli impianti, intervenuta dopo il sequestro disposto dalla magistratura degli impianti di Barberini, di fermare le scale mobili presenti che sono della stessa tipologia di Barberini. Anche la chiusura della stazione Spagna è stata determinata dalla circostanza che nelle stazioni non ci sono scale fisse". 

Alla risoluzione del contratto con la ditta appaltatrice, Atac comunica che i tecnici responsabili degli impianti di traslazione hanno rimesso l'incarico. "La decisione di rimettere l'incarico, a norma di legge, non avrà effetto prima di 90 giorni, durante i quali verranno trovate tutte le opportune soluzioni".

Commenta sul suo profilo Facebook la sindaca Virginia Raggi. "Ho chiesto ad Atac di procedere in tal senso, perché se c’è un responsabile del blocco di queste fermate è giusto che paghi". E ancora, in riferimento a un'intervista rilasciata dal responsabile della ditta Del Vecchio di Napoli: "Sostiene che la colpa dei guasti è dei passeggeri. Siamo all'assurdo. Queste parole mi indignano come sindaca e come cittadina, e indignano tutti. Ma come si può pensare di dire cose del genere? Il proprietario dell'impresa arriva a dire che i guasti sarebbero provocati dai trolley dei passeggeri che si incastrano tra i gradini. Ma stiamo scherzando?

 


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