Inquinamento. Italia virtuosa, calano più della media europea le emissioni di C02. Obiettivo zero emissioni entro il 2050
Nel 2018 le emissioni di CO2 da utilizzo di combustibili fossili in Italia e in Europa sono diminuite rispettivamente del 3,5% e del 2,5% rispetto al 2017.
Sono queste le prime stime Eurostat sulle emissioni di anidride carbonica derivante dall'uso di energia per il 2018. Le emissioni in Italia diminuiscono di più della media europea, con il Portogallo paese più virtuoso (-9%), mentre aumentano in altri Stati come Repubbliche baltiche, Polonia e Slovacchia. La quota più grande di emissioni di CO2 spetta alla Germania, con il 22,5% del totale, più del doppio delle altre potenze economiche europee, Italia e Francia, al 10%.
INtanto in attesa del vertice informale dei leader Ue a Sibiu, in Romania, dieci città italiane si uniscono al coro di altri 200 sindaci europei per chiedere che l'Unione agisca subito e in maniera efficace contro i cambiamenti climatici. Milano, Bologna, Firenze, Arezzo, Capaci, Mantova, Modena, Senigallia, Torino e Zugliano (Vicenza) hanno firmato una lettera aperta a nome di 62 milioni di cittadini provenienti da 21 Stati Ue e 7 Paesi del vicinato per chiedere all'Unione di stabilire un quadro più ambizioso per raggiungere le zero emissioni nette di gas serra entro il 2050.
In particolare, i sindaci vogliono una strategia che entro il 2030 tagli già di oltre la metà le emissioni, l'aumento degli obiettivi climatici ed energetici Ue per il 2030, l'allineamento del bilancio Ue 2021-2027 a questa strategia eliminando le sovvenzioni ai combustibili fossili, e l'impegno di tutti gli Stati membri su obiettivi vincolanti.
"Un'azione audace contro i cambiamenti climatici è vitale per proteggere il pianeta per le generazioni future. Ha anche il potenziale per migliorare la vita dei cittadini creando posti di lavoro, purificando l'aria e rendendo le nostre città più inclusive", ha dichiarato il sindaco di Milano e vicepresidente della rete C40, Beppe Sala. "La città di Bologna è pronta a svolgere un ruolo guida, ma abbiamo bisogno del sostegno del nostro governo e dell'Ue su tutti i livelli per raggiungere questi obiettivi ambiziosi ma necessari", ha insistito il primo cittadino, Virginio Merola.
I leader dell'Ue devono fare presto sull'azione per il clima, decidendo entro giugno l'obiettivo di azzerare le emissioni nette per il 2050 in modo da arrivare con una posizione ambiziosa al vertice Onu sul clima di settembre. Lo chiedono i rappresentanti di Francia, Belgio, Danimarca, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Spagna e Svezia in in una lettera congiunta circolata tra le delegazioni dei 28. L'appello del gruppo degli 8 Paesi, che già durante lo scorso vertice Ue avevano chiesto di accelerare sull'adozione della strategia europea sul clima al 2050, arriva alla vigilia del summit di Sibiu, dove i leader dei 28 discuteranno del futuro dell'Unione. Tra le proposte avanzate dagli 8, la destinazione di almeno il 25% delle risorse del prossimo bilancio pluriennale Ue 2021-2027 all'azione per il clima e alla transizione verso la decarbonizzazione dell'economia.