Francia. In stato di fermo Michel Platini. Accusato di corruzione per i mondiali del Qatar del 2022

di redazione 18/06/2019 ESTERI
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L'ex presidente dell'Uefa, Michel Platini, è stato in stato di fermo presso la caserma della polizia giudiziaria di Nanterre. La notizia è delle prime ore della mattinata e l'accusa mossa nei confronti dell'ex asso della Juventus è quella di corruzione, legata alla scelta del Qatar quale sede dei prossimi mondiali di calcio, nel 2022.

E' una cena all'Eliseo organizzata da Nicolas Sarkozy nel 2010, nove mesi prima dell'assegnazione dei Mondiali di calcio al Qatar, al centro dell'inchiesta che ha portato al fermo di Michel Platini. L'ex presidente dell'Uefa e vicepresidente Fifa è interrogato dai magistrati del Parquet national financier (Pnf), la procura anti-corruzione con sede a Nanterre, a nord di Parigi. Insieme a lui c'è anche Claude Guéant, all'epoca segreterario generale dell'Eliseo. Sia Guéant che Platini erano presenti all'ormai famosa serata del 23 novembre 2010 in cui sarebbero state negoziate con l'emiro del Qatar Tamim ben Hamad al Thani le condizioni per dare il via libera all'assegnazione del Mondiali del 2022, come effettivamente è poi accaduto qualche giorno dopo con il voto della Fifa il 2 dicembre 2010. La cena all'Eliseo avrebbe dato luogo a un vero e proprio baratto, che comprendeva da parte dei francesi la richiesta al Qatar di acquistare la squadra capitolina Psg, di aumentare la loro partecipazione nel gruppo Lagardère e di creare un nuovo canale sportivo, BeIn Sports. Tutte richieste che si sono poi puntualmente realizzate. Le ipotesi di reato sono "corruzione privata", "associazione a delinquere", "traffico di influenze e ricettazione di traffico di influenze". E' chiaro quindi che potenzialmente l'indagine, a cui partecipano anche magistrati svizzeri e americani, rischia di aprire altri fronti, e non è escluso che possa allargarsi ad altri responsabili politici e sportivi.

I guai giudiziari di Michel Platini iniziarono nel 2015, candidatosi a luglio per la presidenza Fifa contro l'antico mentore Sepp Blatter. Pochi mesi dopo, ad ottobre fu accusato di avere illegalmente ricevuto proprio da Blatter due milioni di franchi svizzeri nel 2011 per consulenze svolte tra il 1999 e il 2002: a seguito dell'accusa da parte della megistratura svizzera, fu squalificato per 8 anni - ridotti in appello a 4 dal Tas di Losanna - dal comitato etico della Fifa: Platini annunciò poi le sue dimissioni dall'Uefa, di cui era presidente. Un anno fa poi proprio la magistratura elvetica aveva scagionato da ogni accusa l'ex fuoriclasse della Juventus.  


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