Giornate Europee del Patrimonio 2019 nei Musei Civici e nei siti archeologici e artistici del territorio
In foto il Casino del Graziano a Villa Borghese
Dal sito di Roma capitale
I luoghi della cultura accolgono tutti e propongono momenti di evasione e ispirazione per offrire un weekend vivace, ricco di iniziative culturali che coniugano svago e conoscenza: sabato 21 e domenica 22 settembre Roma Capitale aderisce all’edizione 2019 delle Giornate Europee del Patrimonio (GEP) con una serie di incontri e visite guidate gratuite nei Musei Civici e nei siti archeologici e artistici del territorio, promosse da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
La manifestazione - promossa dal Consiglio d'Europa e dalla Commissione europea e organizzata dal Ministero per i beni e le attività culturali - si svolge con successo dal 1991 in tutti i Paesi Europei allo scopo di far conoscere ai cittadini europei il loro patrimonio culturale come elemento di unione e di differenza, strumento di scoperta e comprensione reciproca, e di incoraggiare alla partecipazione attiva per la salvaguardia e la trasmissione alle nuove generazioni.
Il programma nella Capitale prevede, dalle ore 9.30 di sabato 21 alla sera di domenica 22 settembre, un’offerta ampia di incontri e visite guidate ispirate al tema scelto per questa edizione “Uno due tre… Arte! Cultura e intrattenimento”.
Le attività sono state progettate per tutti, per garantire momenti concreti di inclusione, all'insegna dell’accessibilità fisica, cognitiva e sensoriale. Alcuni monumenti della città, solitamente chiusi al pubblico, come il Casino del Graziano e la Casina del Cardinal Bessarione, saranno eccezionalmente aperti per condividere la ricchezza del nostro patrimonio culturale.
Un invito al gioco, all’incontro con l’arte, in una costante conversazione e interazione per favorire lo scambio di suggestioni e di interpretazioni tra gli stessi curatori museali e il pubblico: ciascuno potrà “fare” e “partecipare”, piuttosto che “stare” e “guardare” solamente. Ad esempio, ai Musei Capitolini, il visitatore, servendosi di una insolita modalità potrà dialogare con i dipinti della Pinacoteca attraverso gli occhi e la parola; alla villa di Massenzio, invece, sarà possibile tornare indietro nel tempo e conoscere, in maniera giocosa e interattiva, la vita quotidiana degli antichi romani.
Un modo diverso, dunque, di incontrare l'arte e la realtà, attivando il desiderio di libertà, fantasia e ricerca che è in ognuno di noi, come nella visita al Museo di Roma in Trastevere, dove il visitatore potrà proporre testi a lui cari, che possono aiutarlo a rievocare le suggestioni dei quadri di Ettore Roesler Franz.
L’arte si potrà così fondere con ogni forma di gioco e intrattenimento, dalle arti visive a quelle performative, e restituire alle persone gli strumenti per ricordare il passato, riflettere sul presente e aprire visioni sul futuro, condividendo conoscenze e opinioni.