Alla FCA di Cassino muore operaio al lavoro

di redazione Roma 01/10/2019 ROMA
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Incidente sul lavoro la scorsa notte nello stabilimento Fca di Piedimonte San Germano, in provincia di Frosinone. La vittima è Fabrizio Greco un operaio 40ennne della zona. L'incidente è avvenuto al reparto presse a freddo. Sul posto i carabinieri della compagnia di Cassino. Da una prima ricostruzione, sembra che la vittima stesse spostando, insieme ad un altro collega, un macchinario in azione che gli ha provocato una profonda ferita al collo. 

La Procura di Cassino indaga per omicidio colposo in relazione alle morte di Greco. Il procuratore Luciano D'Emmanuele ha affidato le indagini al sostituto Valentina Maisto. La vittima era di Pontecorvo ed era sposato e padre di due bambine. Sembra che insieme a un collega stessero spostando un macchinario usato per lo stampaggio delle lamiere per rimetterlo in magazzino quando, a causa di un oscillazione, ci sarebbe stato l'urto con il macchinario pesantissimo che lo ha ferito al collo e lo avrebbe sbalzato.

Sciopero di 8 ore su tutti e tre i turni dopo l'incidente mortale accaduto nello stabilimento Fca di Cassino, costato la vita ad un operaio 40enne. Lo stop è stato proclamato dalle segreterie territoriali di Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil, Fismic e Uglm con le Rsa dello stabilimento. La salute e la sicurezza sul lavoro sono "un requisito ed un diritto imprescindibile. Non si può e non si deve morire durante il lavoro", affermano, esprimendo "cordoglio e vicinanza ai familiari della vittima".

Landini, basta parole, ora fatti concreti  - "A nome mio e di tutta la Cgil, esprimo profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia e ai colleghi dell'operaio che ha perso la vita sul lavoro stanotte nello stabilimento Fca di Cassino". Così il segretario generale, Maurizio Landini, in una nota, aggiungendo che "oggi non servono davvero frasi e impegni di circostanza. Il governo ha finalmente avviato con i sindacati un confronto sul tema della sicurezza che adesso deve dare risposte ai lavoratori. Servono investimenti in formazione, prevenzione e controlli". "La magistratura - conclude Landini - appurerà cause e dinamiche di questa ennesima tragedia, ma il mondo del lavoro adesso pretende fatti concreti che evitino il ripetersi di simili drammi".


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