La Turchia continua a bombardare i Curdi nel nordest della Siria. La comunità internazionale protesta. Erdogan all'Europa "Se continuate a chiamarla invasione vi manderemo 4 milioni di profughi"

di redazione 10/10/2019 ESTERI
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Se continuate a chiamarla 'invasione' o 'occupazione', apriremo le porte a 3,6 milioni di rifugiati siriani e li manderemo da voi". Lo ha detto Recep Erdogan in un discorso al suo partito. E ha aggiunto che: "109 terroristi curdi sono stati uccisi".

Oltre la frontiera turco siriana, verso il deserto, c’è un’altra battaglia che si svolge in queste ore seguita all’invasione delle truppe di Ankara. E’ quella scatenata subito, senza indugi, dai jihadisti dell'Isis contro i curdi. 
  

Il risveglio del cosiddetto Stato Islamico è il primo, prevedibilissimo risultato del ritiro americano annunciato lunedì da Donald Trump e dell’incursione turca scattata mercoledì. Ora i terroristi combattuti e sconfitti dai curdi, imprigionati dagli americani, e fino a ieri ridotti a cellule dormienti, hanno rialzato la testa. Con il rischio che, presto, i loro affiliati escano dalla Siria, passino in Turchia nell’ “autostrada del terrore” che per anni è stata a doppio senso di marcia, e arrivino in Europa. Molti di loro, difatti, hanno passaporto comunitario.

Fonti curdo siriane rivelano inoltre che le forze turche avrebbero bombardato nella notte una prigione in cui sono detenuti miliziani dell'Isis appartenenti "a oltre 60 Paesi". Per le Forze democratiche siriane, una coalizione curda e araba costituita nel 2016, si tratterebbe di "un chiaro tentativo" di favorire la fuga dei jihadisti. Il carcere è quello di Chirkin, nella zona di Qamishli.


Secondo l'Osservatorio siriano per i Diritti umani, in meno di un giorno sono già più di 60mila gli sfollati causati dall'offensiva turca nel nord-est della Siria. Gli informatori dell'ong riportano che migliaia di residenti dalle zone di confine di Ras al-Ain, Tel Abyad e Derbasiyeh sono fuggiti dalle loro case, la gran parte diretti verso Est in direzione della città di Hasakeyh.

 "Seguo la situazione da vicino. E se non agirà secondo le regole la Turchia sarà colpita molto duramente finanziariamente e con delle sanzioni": così Donald Trump su Twitter torna a lanciare un avvertimento ad Ankara impegnata nell'offensiva contro i curdi nel nord della Siria.

Almeno due civili, di cui uno è un bimbo rifugiato siriano di 9 mesi, sono rimasti uccisi nelle provincia frontaliera turca di Sanliurfa da razzi e colpi di mortaio sparati dalle zone sotto controllo curdo nel nord della Siria, in risposta all'offensiva militare lanciata ieri da Ankara. Il totale dei feriti per questi attacchi è inoltre salito ad almeno 46. Lo rende noto la prefettura locale.
YLL-PA/

Erdogan minaccia l'Unionee Europea mentre proseguono i bombardamenti dell'artiglieria e dell'aviazione turca contro obiettivi curdi nel nord-est della Siria. Il presidente turco annuncia di aver ucciso '109 terroristi' e avverte l' Ue: se ostacoleranno l'operazione militare, Ankara aprirà le porte a 3,6 milioni di rifugiati, mandandoli in Europa.

Anche la Russia è intervenuta. Secondo Mosca, l'operazione militare è il risultato delle azioni degli Stati Uniti in quell'area. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, citato da Interfax, sottolineando che la Russia promuoverà il dialogo "tra Damasco e Ankara".

L'attesa oggi è per la riunione del consiglio di sicurezza Onu mentre si registrano le condanne dell'attacco da parte di Iran e Israele. 


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