Omicidio Luca Sacchi. Arrestato il giovane che avrebbe fornito l'arma. Misure cautelari anche per Anastasia, la ragazza voleva acquistare un ingente quantitativo di stupefacenti
Svolta nelle indagini sulla morte di Luca Sacchi. Indagata Anastasiya Kylemnyk, la fidanzata del personal trainer 24enne ucciso nella notte tra il 23 e il 24 ottobre scorso a Roma, per detenzione di droga ai fini dello spaccio. La versione dell'aggressione finita male fornita dalla giovane non ha convinto gli investigatori che hanno invece puntato, per descrivere il contesto in cui è avvenuto l'uccisione, su una compravendita di droga precedente allo sparo. Gli investigatori hanno perquisito la casa dove la ragazza vive a Roma con i genitori. Nello zainetto di Anastasiya ci sarebbero stati 70 mila euro per l'acquisto di 15 chili di droga. La ragazza verrà ascoltata dal gip entro la fine della prossima settima.
I carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno notificato cinque ordinanze di custodia cautelare ad altrettanti indagati. Destinatari del provvedimento restrittivo, per concorso in omicidio pluriaggravato, rapina aggravata, detenzione illegale e porto in luogo pubblico di un'arma comune da sparo sono anzitutto Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, già detenuti dopo essere stati fermati nei giorni immediatamente successivi al delitto.
In manette finisce anche Giovanni Princi, un pregiudicato 24enne amico d'infanzia di Luca Sacchi. Il ragazzo è accusato, assieme ad Anastasiya, di aver tentato di acquistare un ingente quantitativo di droga da Del Grosso, Pirino e un altro indagato. Arrestato anche Marcello De Propris il ragazzo di 22 anni finito in carcere con l'accusa di detenzione, cessione di sostanza stupefacente e concorso nell'omicidio di Luca Sacchi. In manette anche il padre, Armando De Propris. L'arresto è scattato questa mattina, in flagranza di reato, a seguito della perquisizione nella sua abitazione dove è stato trovato un chilo di droga. Per l'uomo i pm avevano chiesto una misura cautelare per la detenzione dell'arma usata per l'omicidio di Luca Sacchi ma il gip non ha accolto l'impostazione della procura.
"Allo stato non ci sono elementi per dire se Luca Sacchi fosse coinvolto, partecipe e consapevole della compravendita della droga". Così il procuratore facente funzioni Michele Prestipino nel corso di una conferenza stampa sulle 5 misure cautelari eseguite questa mattina dai carabinieri. "Non ci sono dubbi in ordine alla dinamica dei fatti che hanno portato alla morte di Luca Sacchi, sopravvenuta in seguito ad un colpo di arma da fuoco alla testa esplosogli da distanza di due metri da uno dei due giovani che, pochi istanti prima, erano sopraggiunti a bordo di un'autovettura per aggredirli". Lo scrive il gip Costantino De Robbio, secondo il quale a riferire in maniera concordante la stessa versione ai carabinieri del Nucleo Investigativo sono stati ben quattro testimoni oculari. "Del Grosso e Pirino sono scesi e si sono diretti verso la coppia (Luca e Anastasiya, ndr), armati uno di una mazza di ferro e l'altro di una pistola".
Subito dopo, Pirino, ha colpito alla nuca "con una mazza di ferro" la ragazza "intimandole di dargli lo zaino". Questo ha scatenato la reazione di Sacchi che "ha atterrato l'aggressore". Qui è intervenuto Del Grosso che "ha estratto la pistola e lo ha ucciso". I due si sono dunque allontanati portando con sé lo zaino, definito dagli inquirenti "ciò che evidentemente costituiva il fine a cui tutta la loro azione era stata preordinata". "La scena descritta - si legge nel provvedimento restrittivo - è dunque indubitabilmente quella di una rapina sfociata in un omicidio". Per il gip "Anastasiya ha un ruolo centrale nel l'acquisto degli stupefacenti" e "ha agito con freddezza e professionalità nella gestione della trattativa dell'incarico affidatole di detenzione del denaro e di partecipazione alla delicata fase dello scambi". Per la procura Anastasiya "non collabora per preservare le relazioni criminali".
Intercettato Valerio Del Grosso poco prima dell'aggressione a Luca Sacchi diceva a Marcello De Propris che gli ha fornito l'arma: "Sentime, a parte i scherzi, sto con un amico mio che conosci, bello fulminato! Ma se invece io vengo a prendeme quella cosa che mi hai detto ieri e glieli levo tutti e settanta? Vengo da te; te faccio un bel re...". Il riferimento è per gli inquirenti ai soldi visti nella zaino di Anastasiya. "Non puoi capire Marcè quanti sono...mi sta a partì la brocca di brutto", dice ancora.
Amareggiati i genitori del ragazzo ucciso. "Anastasiya ci ha mentito su quanto avvenuto quella tragica sera e adesso è chiaro il motivo del suo strano allontanamento. Se ha sbagliato è giusto che paghi", fanno sapere attraverso i loro avvocati. "Non abbiamo mai avuto dubbi su nostro figlio, lui non c'entra assolutamente nulla con il mondo della droga".