Libia. Haftar lascia Mosca senza firmare la tregua. Conte "Siamo fiduciosi"

di redazione 14/01/2020 ESTERI
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Il maresciallo Khalifa Haftar ha lasciato Mosca senza firmare l'accordo di cessate il fuoco con il governo di accordo nazionale (GNA) guidato da Fayez al-Sarraj.  Haftar ha affermato, secondo Al Arabiya, che il documento proposto ignora molte richieste dell'esercito nazionale libico.

Haftar aveva chiesto la notte di tempo per meditare sul testo dell'accordo del cessate il fuoco in Libia. Si è preso questa notte per pensarci su, ma io sono fiducioso che domani sottoscriverà" anche lui: lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, parlando a giornalisti al Cairo nel rispondere alla domanda su cosa farà l'uomo forte della Cirenaica rimasto a Mosca dopo che il premier Fayez al-Sarraj ha firmato una bozza di accordo.

Sarraj invece, come annunciato dal ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, ha firmato l'accordo' sulla tregua in Libia.

La conferenza di Berlino sulla Libia si dovrebbe tenere il 19 gennaio. Lo ha comunicato ufficiosamente la Germania ai Paesi partecipanti, tra cui l'Italia, secondo quanto si apprende. Roma, attraverso il ministro degli Esteri Di Maio, aveva sollecitato più volte i tedeschi, anche in sede europea, ad indicare quanto prima una data per il summit. "I preparativi per questa conferenza sono in corso, e questa dovrebbe tenersi in ogni caso a gennaio a Berlino", ha spiegato Seibert. Appena la data sarà stabilita, se ne darà comunicazione, ha aggiunto. A un giornalista greco, che ha insistito sulla data del 19, chiedendo come si possa nel caso "improvvisare" una conferenza del genere, il portavoce della Merkel ha replicato che il summit è stato preceduto da un processo in corso da tempo, "la cancelliera e il ministro degli Esteri lavorano da settimane a questo processo internazionale".

Seibert ha citato i quattro incontri di lavoro, che si sono già tenuti, e le consultazioni con diversi Stati, fra cui l'Italia.

La Russia proseguirà nei suoi sforzi per arrivare a un cessate il fuoco in Libia: lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov.

Mosca propone di "unire gli sforzi" compiuti dagli europei e dai vicini della Libia, nonché quelli di Russia e Turchia, e agire così "in un'unica direzione" per spingere "tutte le parti libiche a raggiungere accordi piuttosto che sistemare le cose militarmente". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, citato dalla Tass.


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