Ex ILva. Il sindaco di Taranto firma ordinanza "Stop alle emissioni anomale entro 30 giorni o chiudo ArcelorMittal"
Il sindaco di Taranto ha firmato un'ordinanza con la quale intima ad ArcelorMittal e ad Ilva in As di individuare gli impianti interessati dai fenomeni emissivi che si continuano a registrare "eliminando gli eventuali elementi di criticità e le relative anomalie entro 30 giorni".
Qualora "siano state individuate le sezioni di impianto oggetto di anomalie" e "non siano state risolte le criticità riscontrate", ordina "di avviare e portare a completamento le procedure di sospensione/fermata delle attività".
Nel caso non si risolvano le criticità nei tempi indicati, il sindaco Rinaldo Melucci ordina ad ArcelorMittal ed Ilva in As, ciascuna per sua competenza e responsabilità, "di avviare e portare a completamento, nei tempi tecnici strettamente necessari a garantirne la sicurezza, e comunque non oltre 60 giorni dal presente provvedimento, le procedure di fermata dei seguenti impianti: Altiforni, Cokerie, Agglomerazione, Acciaierie".
Chiede inoltre "di procedere, laddove necessario per finalità legate a ragioni di sicurezza, alla sospensione/fermata delle attività inerenti gli impianti funzionalmente connessi agli impianti di cui sopra". Eventuali richieste "di proroga dei termini innanzi stabiliti - avverte il sindaco - potranno essere legate esclusivamente a ragioni di natura tecnico/impiantistica e di sicurezza nell'esecuzione delle procedure di fermata".
L'ordinanza è trasmessa anche a Ministero dell'Ambiente, Prefetto di Taranto, Questore di Taranto, Ispra, Regione Puglia, Provincia di Taranto, Comune di Statte, Arpa Puglia, Asl Taranto e Ares Puglia. Gli atti sono trasmessi inoltre, "per opportuna conoscenza, al Procuratore della Repubblica dì Taranto"