Proteste negli Stati Uniti. Coprifuoco a Washington. Trump invoca interventi sempre più drastici delle forze dell'ordine e della Guardia Nazionale. Arrestata la figlia del sindaco De Blasio a New York

di redazione 01/06/2020 ESTERI
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Alle cinque, ora italiana, è entrato in vigore il coprifuoco a Washington e in altre città degli Stati Uniti, Poco prima migliaia di persone si erano radunate davanti alla Casa Bianca per protestare contro la morte di George Floyd. L'edificio è blindato dal secret service e dalla guardia nazionale. Segnalati alcuni tafferugli e l'uso di lacrimogeni e spray urticanti da parte della polizia. In piazza Lafayette i dimostranti hanno acceso un grande falò. Già venerdì sera gli agenti del secret service avevano portato il presidente Donald Trump in un bunker sotterraneo della Casa Bianca per quasi un'ora , quando la protesta si era infiammata davanti alla presidenza. Lo scrive il New York Times.

A New York nuova, imponente manifestazione di protesta contro la morte di George Floyd. Migliaia di persone sono scese in piazza, in particolare a Manhattan e a Brooklyn. Sono già stati registrati alcuni momenti di tensione e un'auto è stata bruciata vicino a Union Square.  Anche la figlia 25/enne del sindaco di New York,Chiara De Blasio, è stata arrestata sabato sera in una protesta a Manhattan. Lo scrive il New York Post. La giovane è finita in manette dopo che la polizia ha dichiarato illegale un assembramento tra la 12ma strada e Broadway, dove erano scoppiati alcuni tafferugli ed erano state bruciate auto delle forze di sicurezza. Per un attacco con molotov ad un'auto della polizia nel weekend a New York, sono stati arrestati due avvocati. Due membri di una troupe televisiva di Reuters sono stati colpiti da proiettili di gomma e la macchina fotografica di un fotografo è stata distrutta a Minneapolis ieri notte, mentre gli attacchi contro i giornalisti che coprono il conflitto nelle città degli Stati Uniti si intensificano.

Il filmato del cameraman Julio-Cesar Chavez mostra un ufficiale di polizia che lo prende direttamente di mira mentre la polizia spara proiettili di gomma, spray al pepe e gas lacrimogeni per disperdere circa 500 manifestanti nel sud-ovest della città. Un corrispondente della CNN e il suo team sono stati arrestati in diretta televisiva e mentre i manifestanti e polizia si stavano scontrando.La reporter Kaitlin Rust di Louisville, stazione locale del Kentucky WAVE News ha urlato in diretta: "Mi stanno sparando! Mi stanno sparando!" mentre lei e la sua squadra vengono colpiti dalla polizia locale con proiettili coloranti. Le cronache non raccontano solo di brutalità della polizia. Alcuni dirigenti di polizia e agenti si sono uniti ai dimostranti in segno di solidarietà. A volte chinandosi su un ginocchio - un atto di protesta popolare nel mondo sportivo americano per denunciare le iniquità razziali - come hanno fatto due agenti a New York, rimanendo in cerchio mentre venivano letti i nomi di altri afroamericani uccisi dalla polizia. In Michigan uno sceriffo ha marciato con i dimostranti, come pure il capo della polizia di Norfolk, in Virginia. In ginocchio anche alcuni agenti davanti alla Casa Bianca. Altri casi si sono verificati a Miami e a Santa Cruz.  

Intanto Donald Trump invoca il pugno di ferro contro la guerra scatenata dai manifestanti violenti in tutti gli Stati Uniti come reazione alla morte dell'afroamericano George Floyd a Minneapolis successivamente al suo arresto.  Anche Chiara de Blasio,  25enne figlia del sindaco di New York, è scesa in piazza ed è finita in manette sabato sera a Manhattan.

Trump chiede alle autorità locali, in particolare democratiche, di utilizzare la Guardia nazionale. «Diventate duri, sindaci e governatori democratici. Queste persone sono anarchici. Chiamate la nostra Guardia nazionale ora. Il mondo sta guardando e ridendo di voi e dell'addormentato Joe. E' questo che l'America vuole?»: twitta il presidente. Il quale invoca “legge e ordine” in particolare a Filadelfia contro i saccheggiatori. E si congratula, sempre su Twitter, proprio con la Guardia nazionale per aver «bloccato rapidamente» gli anarchici della sinistra radicale la scorsa notte a Minneapolis.

La Guardia nazionale americana è un corpo militare che fa parte delle forze armate degli Stati Uniti ed è collegata allo Us Army e alla United States Air Force, Esercito e Aeronautica. Di conseguenza è strutturata in due sotto-componenti: l'  “Army National Guard of the United States” per l'Esercito e l’ “Air National Guard of the United States” per l’Aeronautica Usaf.  E’ organizzata in contingenti di stanza in ciascuno dei 50 Stati, tre territori e Distretto di Columbia, ovvero la capitale Washington, e opera sotto i rispettivi governatori, che esercitano il controllo attraverso gli aiutanti di Stato. Può essere chiamata a svolgere un incarico attivo dai governatori per rispondere alle emergenze di protezione civile. In occasione di questa recente ondata di violenze è già stata attivata in almeno 12 Stati e a D.C.

Trump tuttavia va oltre ed evoca finanche l’utilizzo dell’Esercito vero e proprio come emerso da sue recenti consultazioni con il Pentagono. E lo ribadisce in un altro tweet. «Attraversare le linee statali per incitare alla violenza è un crimine federale! I governatori e i sindaci liberali devono diventare MOLTO più severi o il governo federale interverrà e farà ciò che deve essere fatto, e ciò include La 
l'uso del potere illimitato dei nostri militari e molti arresti. Grazie!».

La Costituzione non prevede la mobilitazione dell'esercito in caso di rivolte interne, ma sulla base dell'Insurrection Act del 1807, questo intervento può essere invocato. L’unico precedente nella storia risale alla rivolta di Los Angeles scoppiata il 29 aprile 1992 e cessata il 4 maggio dello stesso anno. Anche allora si trattava del quarto anno del primo e unico mandato di presidenza di George H. W. Bush (padre), o stesso anno delle elezioni che avrebbero portato alla Casa Bianca Bill Clinton. 

Le violenze intanto proseguono. Un uomo è stato gravemente ferito dalla folla a Dallas, in Texas, mentre brandiva un machete, secondo la polizia e alcuni testimoni, per proteggere il suo negozio o il suo quartiere da manifestanti scesi in piazza per la morte di George Floyd. Nelle immagini sui social lo si vede mentre cerca di allontanare i dimostranti, anche inseguendone alcuni, prima di essere braccato, gettato a terra e colpito brutalmente con calci e pugni. «Terribile! Dove sono gli arresti e le sentenze per il carcere a lungo termine?»: commenta Trump tuonando contro anarchici e sinistra estrema. E aggiunge: «Come mai tutti questi luoghi che si difendono così male sono governati da democratici liberal?» E alle forze dell’ordine dice: «Siate duri, combattete (e arrestate quelli cattivi), forza». 

Secondo quanto emerso dai media Usa lo stesso presidente venerdì sarebbe stato portato per alcuni minuti nel bunker della Casa Bianca in risposta alle proteste inscenate fuori dai cancelli del 1600 di Pennsylvania Avenue che hanno causato ferimento di 60 agenti del Secret Service, il corpo che si occupa della sicurezza delle alte cariche dello Stato. La Casa Bianca è stata messa in “lockdown” (serrata in sicurezza) per alcune ore. Le proteste davanti alla residenza del presidente sono riprese nei giorni scorsi mentre ieri sera sarebbero stati addirittura appiccati degli incendi in zone attigue al comprensorio, nonostante il coprifuoco deciso dalla sindaca Muriel Bowser.


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