Vertice UE. Accordo raggiunto sul Recovery Fund. Passa la linea Michel. Approvato pacchetto da 750 miliardi. Conte "L'Italia può ripartire"

di redazione 21/07/2020 POLITICA
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I leader europei hanno raggiunto lo storico accordo sul Recovery Fund ed il Bilancio Ue 2021-2027 al termine di un negoziato record durato quattro giorni e quattro notti. Si tratta del summit più lungo della storia dell'Unione Europea. Il Recovery Fund ha una dotazione di 750 miliardi di euro, di cui 390 miliardi di sussidi. Il bilancio è stato fissato a 1.074 miliardi. 

Dopo quattro giorni di negoziati durissimi, scontri frontali e trattative a oltranza, i leader europei trovano l'intesa sulla risposta comune alla più grande recessione economica della storia dell'Unione. I capi di Stato e di governo hanno approvato un pacchetto da 750 miliardi di euro che dovrà servire alla ricostruzione post-pandemia, e che sarà suddiviso in 390 miliardi di sovvenzioni e 360 miliardi di prestiti per i paesi colpiti dalla crisi. Una somma significativamente inferiore rispetto alle ambizioni del pacchetto da 500 miliardi di euro ispirato dalla proposta di Francia e Germania a maggio e poi avallato dalla Commissione europea. Ma che porterà in dote all'Italia circa 209 miliardi, 82 di sussidi e 127 di prestiti.

E soprattutto "sdogana" per la prima volta il principio secondo cui una istituzione europea, la Commissione, viene autorizzata a fare debito comune, un tabù che sarebbe stato impensabile solo qualche mese fa. Ma arrivare al risultato non è stato facile e il vertice di Bruxelles, che per poco non ha battuto il record di durata di quello di Nizza nel 2000 che durò quattro giorni e quattro notti, passerà alla storia per la feroce battaglia condotta dai frugali, Paesi Bassi, Austria, Svezia e Danimarca, col sostegno della Finlandia contro il resto d'Europa. I nordici, ribattezzati "taccagni" dal giornale Liberation, hanno frenato fino all'ultimo ogni ipotesi di compromesso al rialzo sui sussidi da concedere ai paesi più colpiti dalla pandemia e sono riusciti a ottenere forti aumenti dei "rebates", gli sconti sul bilancio voluti da Margareth Tatcher e poi tramandati nei decenni a vantaggio di alcuni paesi, Germania compresa. Per piegare la resistenza dei 4 Angela Merkel e Emmanuel Macron hanno fatto fronte comune, con l'appoggio forte di Italia e Spagna e poi nel corso delle ore di tutti gli altri leader europei. I frugali hanno affermato un loro ruolo politico all'interno dell'Ue e messo in difficoltà l'asse franco-tedesco che per tutto il vertice ha sostenuto le ragioni del fronte sud. E Merkel è riuscita anche a tirare le fila del negoziato con i paesi di Visegrad sulle condizionalità legate al rispetto dello Stato di diritto e alla fine l'accordo che soddisfa tutti è arrivato. Il commento dei leader è unanime.

 

Può dunque vedere la luce il piano straordinario da 750 miliardi per salvare i paesi più colpiti dal Covid dal tracollo finanziario. Soldi che saranno reperiti da Bruxelles tramite gli Eurobond. Un passo storico per l'Unione, che cambia le politiche economiche del continente al termine di un drammatico summit, che entrato nel quinto giorno di trattative, supera per lunghezza il record di quattro giorni e quattro notti di colloqui del vertice di Nizza del 2000.

Deal!",  scrive il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel su Twitter. E pochi minuti dopo dichiara: "Ce l'abbiamo fatta, l'Europa è forte e unita".  "È un ottimo accordo, e accordo giusto", ha commentato visibilmente soddisfatto. "Ed è un segno concreto che l'Europa è una forza in azione", ha aggiunto Michel.

Gentiloni: "Recovery la decisione più importante dopo l'Euro" - "Il vertice infinito è finito con un'intesa". Quella sul piano NextGenerationEu "è la più importante decisione economica dall'introduzione dell'euro". Lo scrive in un tweet il commissario Ue per l'Economia Paolo Gentiloni. "Per la Commissione che ha proposto il piano, comincia la sfida più difficile. L'Europa è più forte delle proprie divisioni".

Soddisfatti i leader europei per l'accordo sul Recovery Fund - "L'abbiamo fatto. Ci siamo riusciti. L'Europa è solida, è unita. E' stato difficile", le parole del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. "L'Europa ha ora la possibilità di uscire più forte dalla crisi", dice la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. Parla di "buon segnale" all'Europa la Cancelliera tedesca, Angela Merkel, mentre il presidente francese, Emmanuel Macron, ha evidenziato le "conclusioni storiche" di un "vertice difficile" con "visioni diverse dell'Europa".

Conte

Il Recovery fund che abbiamo approvato "è davvero molto consistente: 750 miliardi, dei quali una buona parte andrà all'Italia, il 28%. Parliamo di 209 miliardi all'Italia. Abbiamo anche migliorato l'intervento a nostro favore, se consideriamo la proposta originaria della commissione Ue e della presidente von der Leyen". Così il presidente del Consiglio, GiuseppeConte. "Abbiamo conservato 81 miliardi a titolo di sussidi e abbiamo incrementato notevolmente l'importo dei miliardi concessi in prestito, passati da 91 a 127, con un aumento di 36 miliardi", ha spiegato il presidente del Consiglio.  "Quanto al fatto che questo passaggio possa o meno rafforzare il governo italiano, dico: il governo italiano è forte", ha scandito il presidente del Consiglio. "La verita' è che l'approvazione di questo piano rafforza l'azione del governo italiano perché ci permette di poterci fidare di consistenti risorse finanziarie per raggiungere quegli obiettivi che abbiamo già individuato e che ora andremo a declinare in modo concreto", ha sottolineato.


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