Raggi. Roma non avrà il museo sul fascismo
La sindaca Virginia Raggi dice no ad un museo sul fascismo a Roma e blocca la mozione a firma della consigliera cinquestelle Gemma Guerrini ."Roma è una città antifascista, nessun fraintendimento in merito", afferma la sindaca della Capitale
La proposta di creare “un Museo sul fascismo” non è stata condivisa. L'Anpi, addirittura, dichiara di averla appresa dai mezzi d'informazione. Ma la mozione è già nel programma dei lavori del Campidoglio. E con i numeri della sola maggioranza, potrebbe anche essere presto approvata.
Il documento, firmato dai grillini Gemma Guerrini, Massimo Simonelli ed Andrea Coia, prevede di realizzare “un grande museo di tipo storico didattico”. Nelle intenzioni dei tre pentastellati, dovrebbe essere “collegato ad un centro studio di alto livello scientifico” in modo tale da “raccontare tutti gli aspetti del regime fascista in maniera esplicativa, utilizzando anche le nuove tecnologie digitali”. Insomma, dovrebbe in prospettiva diventare un “polo d’attrazione per le scuole”, ma anche per i turisti. Magari situandolo all’interno “di un sito di archeologia industriale” non meglio specificato.
Il documento, la cui discussione è prevista per il 4 agosto in Aula Giulio Cesare, non ha tardato a suscitare un coro di reazioni. “ Dopo aver letto la mozione siamo allarmati” hanno dichiarato in una nota congiunta associazioni come l’Anpi di Roma e l’ Associazione Nazionale ex Deportati nei campi nazisti Capitolina, solo per citarne due.
L’operazione pensata dal M5s, secondo chi la contesta, rischia di fornire un assist a chi non ha una posizione critica del Ventennio. “Non si prevede esplicitamente un museo sui crimini del fascismo, sull'esempio di quanto realizzato in Germania, ma semplicemente sul fascismo. Immaginiamo quanti non vedano l'ora di poter dimostrare che il fascismo ha fatto anche cose buone”. L’iniziativa grillina è rischiosa anche perchè “ il Museo verrà realizzato e gestito dalla prossima consiliatura capitolina, sui cui valori antifascisti nulla possiamo oggi prevedere”. hanno fatto notare l’Anpi, l’Aned e le altre associazioni che hanno bocciato la mozione pentastellata.