Consultazioni. Fico a lavoro per un "contratto" di governo

di redazione 01/02/2021 POLITICA
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Un tavolo tecnico di maggioranza per scrivere il contratto di governo.

L'ha convocato il presidente della Camera Fico per questa mattina a Montecitorio con i gruppi protagonisti del primo giro di consultazioni.  "Dagli incontri con le forze politiche della maggioranza è emersa la disponibilità a procedere a un confronto comune per raggiungere una sintesi", ha detto Fico dopo il secondo giorno di colloqui. Entro martedì tornerà al Quirinale per riferire l'esito del suo mandato esplorativo al presidente della Repubblica.

Il lavoro del tavolo è stato sospeso all'ora di pranzo ed è ripreso intorno alle 14:20. Non partecipano i leader, ma due esponenti politici per gruppo parlamentare (al momento le varie forze politiche hanno indicato i capigruppo di Camera e Senato ) più un tecnico. Iv propone commissione bilaterale riforme, presidenza all'opposizione Italia Viva ha chiesto al tavolo sul programma, a quanto si apprende, l'istituzione di una commissione bicamerale per le riforme con presidenza all'opposizione. L'idea di una bicamerale era stata anticipata in mattinata dal deputato di Iv Roberto Giachetti.  Niente documento dalla riunione del tavolo sul programma La riunione del tavolo sul programma del governo non dovrebbe concludersi con un documento scritto. Lo hanno riferito ai cronisti Bruno Tabacci, leader di Cd, e Antonio Tasso, capogruppo del Maie alla Camera. "Non ci sarà alcun documento alla fine della riunione - ha spiegato Tasso - che serve piuttosto a verificare se non ci sono condizioni ostative ad andare avanti con le intese sul nome da indicare al presidente Mattarella per l'incarico". Analoghe le parole di Tabacci, che ha confermato l'assenza di un documento programmatico scritto al termine del tavolo. Rosato (Iv): "Serve un documento scritto" "Un governo nasce su un programma, è un fatto banale", dice Ettore Rosato di Iv a Tagadà su la7 a proposito del documento sul programma. "Serve un documento scritto e quella del cronoprogramma è una idea che condividiamo". "Il tavolo è convocato per parlare di altro, di temi, non del nome del premier. A noi va bene un governo che sia molto chiaro sui contenuti", ha detto Rosato, a La7. "Vediamo, dipende da come finisce la discussione".

Così Rosato ha preferito evitare di indicare percentuali sulla nascita di un governo Conte Ter. "Non mi butto mai, i numeri sono cose importanti e delicate", ha aggiunto. "Non mi permetto di tirare mario Draghi per la giacchetta ma dico una cosa che pensano tutti gli italiani: è una straordinaria risorsa per il Paese",  ha detto Rosato, su La7. "Draghi sarebbe un magnifico premier? Sarebbe un magnifico quello che volete - ha replicato sorridendo Rosato -. in questa fase non stiamo giocando a cercare il più bello, e mettiamo il più bello, ma stiamo costruendo un governo, e si costruisce con delicati equilibri. soprattutto, il governo non lo fa Italia Viva. E' un governo di coalizione".  "E' assolutamente vero, ed è nell'interesse di un rapporto diverso che si deve instaurare con l'opposizione. vale per le riforme e anche per la gestione del recovery: non si può fare da soli, sono terreni su cui coinvolgere l'opposizione", ha detto Rosato su La7, confermando che il suo partito, al tavolo sul programma, ha chiesto l'istituzione di una commissione bicamerale per le riforme con presidenza all'opposizione.

Chi partecipa Per il gruppo Misto, ogni componente è presente con una figura politica e una tecnica. Una quindicina le persone che partecipano al tavolo. La riunione si svolge nella sala della Lupa, a Montecitorio. Ci sono i capigruppo di M5S Davide Crippa ed Ettore Licheri, quelli del Pd Graziano Delrio e Andrea Marcucci, per Italia Viva i capigruppo Maria Elena Boschi e Davide Faraone, per Liberi e Uguali Federico Fornaro e Loredana De Petris, per 'Europeisti - MAIE - Centro Democratico' del Senato i senatori  Raffaele Fantetti e Maurizio Buccarella, per il Gruppo parlamentare 'Per le Autonomie del Senato Albert Laniece e Gianclaudio Bressa, per CD-Maie Bruno Tabacci ed  Antonio Tasso. Potrebbero essere convocati nel pomeriggio gruppi di lavoro tematici separati, allargati anche ai presidenti delle commissioni o ad altri 'tecnici' di ciascun gruppo. I temi in discussione Sul tavolo tutti i temi, dai più discussi come la giustizia e la sanità, alle riforme istituzionali, legge elettorale, politiche industriali e del lavoro.

Proprio sulla revisione delle politiche attive del lavoro, si apprende, sarebbe stata raggiunta un'intesa questa mattina.Il presidente Fico ha messo a disposizione dei gruppi anche altre sale della Camera nel caso ci fosse l'intenzione di dividersi in tavoli tematici per proseguire più spediti, ma la maggioranza dei gruppi ha ritenuto di dover procedere in un'unica formazione. Gli scenari possibili Resta però ancora un clima di incertezza, a partire dalle scelte di Matteo Renzi che non ha ancora dato il via libera all'indicazione di Giuseppe Conte come futuro presidente incaricato. Stessa incertezza sulla stesura del programma.Su questo punto, si apre un dibattito, non solo nel merito, ma anche nel metodo. Bruno Tabacci, Presidente di Centro democratico, ha le idee chiarissime sui limiti di una trattati va portata avanti da Fico: "Il programma-patto di legislatura dovrà essere definito con Conte quando sarà incaricato. Ma poiché sappiamo scrivere, abbiamo offerto oggi 5 punti, per dire che non possiamo giocare al fatto che in fase esplorativa facciamo un programma e poi decidiamo chi lo realizza".

Dietro le quinte si tratta già sui nomi; gli ottimisti trattano su quelli dei ministri, i più accorti su quello del premier, gli sherpa di Italia viva su ipotesi alternative alla riedizione dell'attuale maggioranza giallo rossa, il cosiddetto piano B. M5s, Pd e Leu tengono la posizione: non ci sono subordinate al Conte ter. Le differenze su programma e ministri non mancano, ma l'intenzione è quella di trovare una soluzione, cercando di evitare nodi divisivi come il Mes.  Se poi l'esplorazione fallisse, se Iv tenesse duro sul no a Conte e gli altri partiti sulla chiusura ad altri premier, si scommette sull'ipotesi B. Cioè un governo con una maggioranza più ampia e un premier tecnico. Due sono ovviamente le variabili: l'ampiezza della maggioranza (si va da quella Ursula, che spazia dal M5s a Fi, a quella di larghe intese che si avventura fino a un sostegno diretto o indiretto della Lega) e il nome di chi potrebbe guidarla. A un allargamento della maggioranza hanno aperto sia lo stesso Renzi che Silvio Berlusconi. I contatti tra i due partiti sono costanti. Giovanni Toti in una intervista   sollecita "un premier forte in Europa e non abbiamo cambiato idea", "un premier che sappia unire le forze economiche e sociali e che abbia credibilità con i cittadini ma anche con le istituzioni europee e con i mercati finanziari". E dal Pd, che ha sempre chiesto il Conte ter, Luigi Zanda spiega: "Oggi sia Pd che 5Stelle puntano tutto su un Conte-ter e non fanno ipotesi di un eventuale fallimento. Mi sembra però certo che, in qualsiasi circostanza, si dovrebbero evitare elezioni politiche anticipate e prevedere che all'Italia servirà una soluzione politica fortemente europeista con un governo formato e presieduto da una personalità di alto profilo e una maggioranza forte".

Zingaretti: "Conte e Gualtieri punti fermi", convocato Comitato politico Pd alle 13 Il segretario del Pd Nicola Zingaretti ha convocato per le 13 il Comitato politico del partito, di cui fanno parte i membri della segreteria, la delegazione al governo e i capigruppo. La riunione, si terrà on-line, durante la pausa del tavolo tematico sul programma di governo. "Sono cose che non vanno nemmeno ripetute perché poi diventano una notizia". Così Zingaretti, a margine di una iniziativa della Regione Lazio, risponde a chi gli chiede se sul fronte del governo Giuseppe Conte e Roberto Gualtieri siano dei punti fermi. Renzi: "A fine settimana spero nuovo governo all'altezza delle sfide" "Alla fine di questa settimana avremo, spero, il nuovo governo. Dovrà essere all'altezza delle sfide di questo periodo. E dovrà essere un governo di persone capaci e meritevoli. Solo così l'Italia si salva, solo così". Lo scrive Matteo Renzi, leader di Italia viva, nella e-news. Il centrodestra boccia ipotesi contratto. Meloni rilancia sul voto. Intanto il centrodestra insiste nel giudicare ogni ipotesi di Conte ter una soluzione inadeguata a risolvere i problemi del paese.

Secondo Licia Ronzulli (Fi), non è possibile riproporre "una maggioranza che ha già fallito". Anche l'ipotesi di ripartire da un 'contratto' scritto viene bocciata dall'azzurro Giorgio Mulè: "Pensare di rilanciare l'economia e il piano vaccinale di un Paese in ginocchio con l'ennesimo patto scritto sull'acqua che omette il Mes e rinsalda l'ego di alcuni -osserva -  è semplicemente pericoloso".    Sul dopo, intanto, si confermano le divisioni tra chi, come Silvio Berlusconi, auspica un governo di "alto profilo" e chi,come Giorgia Meloni insiste sulle urne. Matteo Salvini, per un giorno sembra abbandonare l'idea di un esecutivo a guida centrodestra per spingere anche lui a favore del voto anticipato: "Decreti urgenti su ospedali e vaccini, su riapertura scuole e difesa del lavoro, sui rimborsi alle imprese e sull'utilizzo dei fondi europei, e poi subito al Voto! Senza perdere più tempo. Basta -conclude il leader leghista - con questo squallido e vergognoso teatrino".   


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