Draghi. Secondo giorno di consultazioni. M5s sollecitato da Pd e Conte per l'apertura all'ex governatore della Banca europea. FI apre. Meloni "No a governi tecnici"

di redazione 05/02/2021 POLITICA
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Secondo giorno di consultazioni di Mario Draghi per tentare di comporre la squadra di governo. Il Paese, ha detto Draghi, ha bisogno di "risposte all'altezza della situazione". I colloqui del presidente incaricato sono iniziati ieri alle 15,30 e si concluderanno sabato mattina. Ieri i gruppi più piccoli, oggi Iv, Pd, e Forza Italia e Fratelli d'Italia per il centrodestra, che va diviso. Domani si chiude con Lega e M5s. 

"Pieno sostegno a Draghi" Il tentativo del presidente Mario Draghi può rappresentare "la nascita di un'altra politica, meno sgangherata e più attenta ai problemi del Paese. Questa impresa è una novità vera  per il Paese". Lo ha detto Emma Bonino, al termine delle consultazioni, in rappresentanza delle componenti Azione, +Europa, Radicali dei gruppi misti di Camera e Senato. "Dalla delegazione di Azione e Più Europa un sostegno ampio e convinto al tentativo" del presidente incaricato Mario Draghi. "Nell'auspicio per il Paese che questo tentativo riesca positivamente", ha detto Bonino. "Con il presidente Draghi -ha aggiunto- abbiamo parlato di temi prioritari come la questione sanitaria e le vaccinazioni e il piano di ripresa e resilienza. Inoltre, abbiamo parlato della questione femminile". Maie-Psi: "Sì a Draghi, serve esecutivo politico" "Sì alla nascita di un governo forte e autorevole, daremo il nostro appoggio al presidente Draghi". lo annunicia il rappresentante del gruppo parlamentare Maie-Psi, dopo l'incontro con il presidente del consiglio incaricato. Il Maie-Psi chiede un esecutivo con una "connotazione politica". 

Tabacci (Centro Democratico): "Draghi garanzia straordinaria in Ue" "L'occasione non la si può sprecare e l'appello di Mattarella, così coraggioso e inatteso, che è la conseguenza di questa crisi che ci ha tolto il respiro e la pazienza". ha detto Bruno Tabacci, in rappresentanza di Centro Democratico - Italiani in Europa, componente del gruppo Misto alla Camera, dopo le consultazioni con Draghi. Da Mattarella, ha aggiunto, è arrivata "una frustata". “Abbiamo detto al presidente Draghi che non abbiamo condizioni da porre. Non vogliamo metterci nel ridicolo a parlare con Draghi di temi come l’Europa o delle responsabilità che il nostro Paese ha. Il Paese può andare verso una svolta che darà tranquillità ai cittadini”. Schullian (Minoranze linguistiche): "Fiducia nel successo di Draghi" "Siamo fiduciosi che avrà successo il  tentativo di formare questo governo", ha detto Manfred Schullian,  rappresentante delle Minoranze Linguistiche alla Camera, dopo  l'incontro con Draghi. "Abbiamo trovato un presidente molto attento ad ascoltare e informato sulle questioni territoriali che ci interessano da sempre", ha proseguito il deputato. "Condividiamo quanto ha esposto sul tema  europeo e siamo contenti di aver trovato un interlocutore che la pensa come noi". Toti (Cambiamo): disponibili a Draghi ma no a riedizione vecchia maggioranza "Abbiamo ribadito a Draghi che guardiamo con grande disponibilità allo sforzo che sta facendo con grande attenzione e con spirito propositivo.

Abbiamo detto a Draghi che ci auguriamo che questo possa essere un governo che somma le migliori energie del paese, non la riedizione della maggioranza che ha già governato, ma una cosa a cui si possano aggiungere tutte le sensibilità senza sbarramenti o veti". Lo ha detto Giovanni Toti, leader di Cambiamo, al termine delle consultazioni con il presidente incaricato. "Il centrodestra - ha aggiunto - dovrebbe impegnarsi in questo governo, ci auguriamo nel modo più ampio possibile. Un governo di salute pubblica, di unità nazionale, crediamo debba coinvolgere l'insieme delle forze politiche ma anche sociali, economiche, culturali". 

"Abbiamo ringraziato Draghi per la disponibilità. La sua è una figura di altissimo profilo internazionale, autorevole e forte e glielo abbiamo ribadito: è una risorsa e una grande opportunità per l'Italia" ha detto Maurizio Lupi ('Noi con l'Italia), "un primo confronto, ce ne sarà un secondo di nuovo con lui, un secondo giro". Spread Btp-Bund sotto quota 100 punti Lo spread tra Btp e Bund scende sotto la soglia dei 100 punti base, il rendimento è allo 0,56%. L'ultima volta che era successo era il 7 gennaio 2016 quando poi chiuse la giornata proprio sulla soglia. Andando indietro nel tempo per trovare il differenziale sotto quota 100 bisogna tornare al 27 febbraio 2015, da lì a poco infatti (il 9 marzo 2015) sarebbe partito il Qe deciso dall'allora presidente della Bce Mario Draghi. Prima di allora bisogna risalire al maggio 2010 per trovare lo spread sotto i 100 punti base. Conte: "Lavoro per nuovo governo, i sabotatori sono altrove" "Auspico un governo politico che sia solido e che abbia la sufficiente coesione per operare scelte eminentemente politiche. Perché le urgenze del Paese richiedono scelte politiche possono essere affidate a squadre di tecnici", ha detto il presidente del Consiglio uscente, Giuseppe Conte, in un passaggio delle sue comunicazioni alla stampa fuori di Palazzo Chigi. "Chi pensa che io sia un ostacolo alla formazione del nuovo Governo - ha aggiunto Conte - o non mi conosce o è in malafede, i sabotatori cerchiamoli da un'altra parte". Centrodestra diviso.

L'apertura di Berlusconi a Draghi Dopo la presa di posizione di questa mattina di Silvio Berlusconi sul governo Draghi il centrodestra va diviso alle consultazioni.  "La scelta del presidente della Repubblica di conferire a Mario Draghi l'incarico di formare il nuovo governo va nella direzione che abbiamo indicato da settimane: quella di una personalità di alto profilo istituzionale attorno alla quale si possa tentare di realizzare l'unità sostanziale delle migliori energie del Paese, aveva detto Silvio Berlusconi, al termine di una riunione in video conferenza con Antonio Tajani e le capigruppo Mariastella Gelmini e Anna Maria Bernini. La Lega è disponibile e interessata a discutere di tasse, grandi opere, difesa dei confini, aiuti concreti per famiglie e imprese. Una linea confermata da Matteo Salvini nel corso della segreteria politica del partito che si è tenuta oggi a Montecitorio. "Mario Draghi è un fuoriclasse. E' come Ronaldo, uno come lui non può stare in panchina" ha poi commentato Giancarlo Giorgetti.

Di Maio: "Un dovere ascoltare Draghi". Grillo atteso a Roma "In questa fragile cornice, il Movimento 5 Stelle ha, a mio avviso, il dovere di partecipare, ascoltare e di assumere poi una posizione sulla base di quello che i parlamentari decideranno", afferma in una nota il ministro degli Esteri ed esponente del M5S, Luigi Di Maio. "Comprendo - ha premesso Di Maio - gli animi e gli umori di queste ultime ore. E' legittimo. Stiamo attraversando una crisi politica complessa e non abbiamo colpe. Non abbiamo cercato noi lo stallo, non avremmo mai voluto che si arrivasse a questo, con una pandemia in corso e le enormi difficoltà del nostro comparto produttivo.

Ma è proprio in queste precise circostanze che una forza politica si mostra matura agli occhi del Paese. Oggi si aprono le consultazioni del premier incaricato Mario Draghi, secondo la strada tracciata dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, che ringrazio". "Siamo - sottolinea Di Maio - la prima forza politica in Parlamento e il rispetto istituzionale viene prima di tutto'. In serata, si è appreso da fonti parlamentari M5s che Grillo sarà a Roma nelle prossime ore. "Rompiamo gli schemi, il M5s apra a Draghi", dice Virginia Raggi parlando con il Foglio. "Bisogna partire dai temi e puntare su un governo politico. il paragone con il precedente Monti è sbagliato. Dal recovery alla burocrazia si può fare molto", dice ancora Raggi.  Grillo a eletti: M5s al tavolo con l'agenda di Conte Difesa di tutti i provvedimenti portati a casa dal governo Conte, come il reddito di cittadinanza, il decreto dignità e le norme anticorruzione, e un programma che abbia tra i punti principali il reddito universale, una imposta patrimoniale per i super-ricchi, acqua pubblica, blu economy,  digitalizzazione, conflitto di interessi e banca pubblica.

Sono le "condizioni" che avrebbe indicato Beppe grillo parlando con un gruppo di parlamentari M5s, per sedersi al tavolo per la formazione di un governo. il "M5s si siederà al tavolo per rispetto istituzionale" e "gentilezza" nei confronti del presidente della Repubblica.  Bonafede: "A testa alta a tavolo, con Draghi, a fianco Conte" "Oggi Giuseppe Conte ha confermato ancora una volta l'alto senso delle istituzioni che ha sempre ispirato le sue azioni. A lui va la nostra gratitudine! come ho già detto ieri in assemblea, in questi anni il Movimento 5 stelle ha iniziato un percorso politico al fianco di Conte che, certamente, non si interrompe adesso, con la fine dell'esperienza di governo". Lo scrive il capodelegazione M5s uscente Alfonso Bonafede. "Ora il M5s, con lo stesso senso delle istituzioni parteciperà costruttivamente, a testa alta e con coerenza rispetto ai valori di sempre, alle consultazioni del neo-incaricato presidente Draghi.  Partito democratico: "Lavoriamo per alleanza Pd-M5S-LeU" "Siamo tutti a lavoro per sostenere Mario Draghi partendo dall'alleanza che ha governato fino ad oggi Pd-M5S-LeU, per un governo politico forte e con forte profilo europeista, siamo convinti che anche il presidente Conte stia lavorando in questa direzione".

Così Matteo Ricci, Pd, sull'eventuale sostegno a Mario Draghi poco prima dell'inizio delle consultazioni con il presidente incaricato. Le parti sociali. Sindacati: pronti ad incontrare Draghi Grande attenzione anche ai rapporti con le parti sociali che, si ragiona in ambienti politici, potrebbero essere incontrate da Draghi a margine e, sicuramente, in un tavolo di concertazione, a governo fatto.  I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Pierpaolo Bombardieri si dicono disponibili "fin da subito" a incontrare il Presidente incaricato Draghi "per esternare le loro preoccupazione e le proposte del sindacato peraltro già illustrate al precedente Governo". In una nota congiunta, i sindacati esprimono "le loro preoccupazioni per la situazione di emergenza sanitaria, sociale, occupazionale ed economica del paese che rischia di aggravarsi nelle prossime settimane quando scadrà il blocco dei licenziamenti e la cassa covid". A tal proposito, Cgil, Cisl, Uil "valutano molto positivamente che il Presidente incaricato Mario Draghi abbia ieri affermato di voler aprire un confronto di merito anche con le parti sociali". 


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