Oms in Cina "I dati portano a origine animale del virus. Pipistrelli e pangolini sono i più probabili candidati. Fuga del virus da laboratorio è altamente improbabile"

USA "La Cina non è stata trasparente. Faremo vedere il rapporto OMS ai nostri esperti"

di redazione 09/02/2021 ESTERI
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Il Dipartimento di Stato Usa ha accusato la Cina di non essere stata trasparente, "almeno fino a ora", sulle origini del coronavirus e ha chiesto di avere il rapporto dell'Oms per farlo analizzare "dai nostri esperti".
    "Chiaramente, i cinesi, almeno finora, non hanno offerto la necessaria trasparenza di cui noi e la comunità internazionale abbiamo bisogno in modo che possiamo impedire che questo tipo di pandemie si ripresentino", ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Ned Price in un briefing con i giornalisti pubblicato su Twitter.

La replica di Pechino non si è fatta attendere: la Cina ha invitato Washington a mantenere "un atteggiamento aperto, trasparente e scientifico invitando gli esperti dell'Oms a condurre studi sulle origini" del nuovo coronavirus negli Usa.

Il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, in risposta a una domanda secondo cui gli Stati Uniti non avrebbero accettato i risultati della missione dell'Oms a Wuhan sul Covid-19 senza verificare in modo indipendente i risultati con la propria intelligence, ha affermato che varie ricerche hanno indicato che il coronavirus è emerso in diverse località del mondo nella seconda metà del 2019. 

I lavori appena completati in Cina dal team dell'Oms, affiancato dagli scienziati di Pechino, è solo "una parte" dell'indagine: "Speriamo che gli Usa, come la Cina, adottino un'attitudine aperta e trasparente, invitando gli esperti dell'Oms a condurre ricerche e studi negli Usa", ha aggiunto Wang, parlando nella conferenza stampa quotidiana. Il tracciamento dei virus è "una questione scientifica complessa e dovrebbe essere condotta dagli scienziati a livello globale", ha continuato il portavoce, riprendendo poi quanto detto ieri in conferenza stampa da Liang Wannian, leader della parte cinese del team congiunto con l'Oms impegnato a Wuhan, secondo cui "la missione ha concluso la parte cinese" del tracciamento globale del coronavirus. Con l'accumulo di prove concrete e lo sviluppo di un'ipotesi scientifica, cambierà anche la posizione del tracciamento del virus, ha continuato Wang, per il quale "la Cina spera che i Paesi interessati possano mantenere un atteggiamento scientifico per condurre studi sull'origine del coronavirus e condividere le loro scoperte".

 

 

Tutti i dati che abbiamo raccolto sin qui ci portano a concludere che l'origine del coronavirus è animale". Lo ha detto il capo della missione dell'Oms a Wuhan, Peter Ben Embarek, in una conferenza stampa nella città cinese, primo focolaio del coronavirus.

"Il lavoro sul campo su quello che è successo all'inizio della pandemia di coronavirus non ha stravolto le convinzioni che avevamo prima di cominciare", ha detto ancora il ricercatore.

Della stessa opinione anche il professor Lian Wannian, a capo della delegazione di 17 esperti cinesi che ha affiancato la missione dell'Oms. Le ricerche effettuate sul coronavirus sin qui suggeriscono che abbia un'origine "animale" ma non è chiaro quale sia l'esemplare "ospite" ha detto sottolineando che "pipistrelli e pangolini sono i più probabili candidati alla trasmissione, ma i campioni di coronavirus trovati in quelle specie non sono identici al Sars-Covid 2". "Non ci sono tracce sostanziali della diffusione del coronavirus in Cina prima della fine del 2019. E non ci sono prove che circolasse a Wuhan prima del dicembre del 2019", ha detto il professor Lian Wannian.

"Sappiamo che il virus può sopravvivere nei cibi surgelati, ma non sappiamo ancora se da questi si può trasmettere all'uomo. Su questo servono più ricerche". Lo ha detto il capo della missione dell'Oms a Wuhan, Peter Ben Embarek. "L'ipotesi che il Covid attraverso il commercio di prodotti surgelati è possibile ma molto lavoro deve essere ancora fatto in questo ambito", ha aggiunto.

Il lavoro congiunto in Cina del team di esperti dell'Oms e di Pechino "è terminato" e ora il lavoro di tracciamento dell'origine del Covid-19 procederà nel resto del mondo e "non sarà vincolato ad alcuna località", ha affermato Lian Wannian che ha anche aggiunto che la Cina sosteniene "il lavoro e l'azione dell'Oms".


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