Continua l'emergenza rifiuti. Roma capitale chiede aiuto a una società partenopea. Non decolla la differenziata
La Sapna, società provinciale per la gestione dei rifiuti della Città metropolitana di Napoli, ha ricevuto una richiesta da parte della Regione Lazio e di Ama Roma per il conferimento di circa 100 tonnellate al giorno di rifiuto indifferenziato a causa della situazione di emergenza rifiuti che vive la città di Roma dopo la chiusura di un impianto nel Frusinate. Lo scrive l'ANSA, da fonti qualificate della Città metropolitana.
La richiesta è datata 2 aprile. Al momento Sapna, d'intesa con la Città metropolitana, ha in corso una valutazione tecnica per verificare l'accoglibilità della richiesta.
La raccolta differenziata, ad oggi è al 46%.
Durante la consiliatura a Cinque Stelle la differenziata a Roma è cresciuta solo di tre punti percentuali, dal 43% ereditato nel 2016 al 46,36% registrato nel febbraio appena trascorso. Il sindaco Marino fece il +23% in due anni e mezzo. Confronto impietoso.
Lontano quel “70% nel 2021” promesso a più riprese dalla sindaca Raggi e dai suoi due primi assessori ad Ambiente e Rifiuti. "Sulla differenziata vogliamo subito da Ama l'attivazione delle utenze non domestiche, che ci creano un danno, e lì si arriva subito al 70% e oltre: noi vogliamo stanare le utenze non censite arrivare al 100% di differenziata, ma bisogna che Ama si svegli e faccia 'trottare’ le gare e i servizi" - diceva nel 2016 l’allora assessora Paola Muraro.
Ancora oggi la raccolta delle utenze non domestiche è ben lontana dall’eccellenza. Come il resto d'altronde. “Differenziata al 70% entro il 2021” il mantra ripetuto pure dall’erede all’Ambiente, Pinuccia Montanari, in occasione della presentazione del "Piano per la riduzione e la gestione dei materiali post consumo".
Al momento la richiesta è ancora soggetta a valutazione; la Sapna, insieme alla Città Metropolitana, sta effettuando in questi giorni verifiche per accertare la disponibilità ed eventualmente rispondere positivamente. Il carico stimato di indifferenziato che verrebbe trasportato in Campania sarebbe di circa 100 tonnellate e rappresenta una piccola parte rispetto a quanto prodotto nella provincia e alla capacità di smaltimento. Attualmente la Città Metropolitana gestisce circa 1900 tonnellate al giorno di rifiuti. Negli anni scorsi, quando l'emergenza attanagliava la Campania, anche il Lazio aveva messo a disposizione le proprie risorse per aiutare nello smaltimento e nel conferimento.
La discarica di Roccasecca, in provincia di Frosinone, era stata chiusa lo scorso primo aprile (con decisione annunciata alla fine di marzo) per esaurimento dello spazio disponibile. Nel sito venivano conferite quotidianamente circa 200 tonnellate di rifiuti. Nello stesso periodo, e per problemi simili, anche la E. Giovi aveva comunicato che a breve sarebbe stata disposta la chiusura di uno dei due impianti per trattamento rifiuti che gestisce.