Addio o arrivederci a l'Unità?
Giovedì 31 luglio 2014 è un giorno particolare per il giornalismo italiano, è l'ultimo giorno di pubblicazione de l'Unità. Lo storico giornale della sinistra italiana da venerdì 1 agosto non verrà più pubblicato. Non è la prima volta, era già accaduto durante il fascismo a seguito delle leggi contro la libera stampa e, per alcuni mesi, tra il 2000 e il 2001.
In quelle occasioni il giornale ritornò nelle edicole, ma questa volta la cosa sembra molto più complessa. Per approfondire la questione in merito la cosa migliore è andare a leggersi gli articoli presenti sul sito web del giornale, ma ci vuole poco per capire che questa volta ci vorrà un mezzo miracolo per riportare l’Unità nelle edicole.
In queste ore si moltiplicano gli appelli, dal comitato di redazione, alle voci di giornalisti, degli intellettuali, dei critici e dei lettori, affinché il quotidiano fondato da Antonio Gramsci superi questa grave crisi. In molti stanno invocando l’intervento diretto del premier Renzi.
Come tutti i lettori e come operatori dell’informazione non possiamo che augurarci che l’assenza dalle “rotative” sarà breve per l’Unità, in virtù di una storia di lunga autorevolezza e indipendenza, anche a dispetto del suo essere organo ufficiale dell’ex Pci e poi del Pds.
Questo l’augurio che facciamo all’Unità che ha sempre rappresentato, oltretutto, un notevole esempio di come si può fare ottimo giornalismo collegandolo alla dimensione culturale che l’opinione pubblica, in quanto tale, deve avere.